Murfologia Applicata – capitolo 2

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Applicate alla tecnica in generale:

  1. Ogni brevetto sara’ preceduto di una settimana da un brevetto simile presentato da un indipendente.
  2. La puntualita’ nei tempi di consegna e’ direttamente proporzionale al tempo a disposizione.
  3. Le dimensioni saranno sempre indicate nei termini meno comuni. La velocita’, per esempio, sara’ indicata in furlong alla settimana.
  4. Ogni filo metallico tagliato su misura sara’ troppo corto. Leggi tutto “Murfologia Applicata – capitolo 2”

Parco Ittico Paradiso

Siamo andati in moto a visitare il Parco Ittico Paradiso, un parco nelle vicinanze di Lodi.
Abbiamo visto praticamente tutti i pesci di acqua dolce che si trovano nelle nostre zone, ci siamo molto divertiti e il parco e’ tenuto benissimo e anche il personale e’ stato molto gentile.
I pesci che abbiamo visto sono cavedani, carassi, carpe, tinche, barbi, carpe koi, pesce-gatto, il luccio e l’anguilla
Nella zona dedicata ai pesci di grandi dimensioni abbiamo visto gli storioni (che raggiungono i 2 metri di lunghezza), i siluri. Un’altra zona che abbiamo visitato è quella dei canali ad acque veloci: qui ci sono i salmerini, trote mormorate, trote fario e temoli.

Kit SuperSport per la mia Hornet

Sono siuscito a trovare un Kit per la mia Honda Hornet 600 della DPM a un prezzo veramente stracciato, in pratica non ci compravo neanche la marmitta con quello che l’ho pagato. Dopo tanti tentennamenti e ripensamenti alla fine l’ho comprato in quanto volevo a tutti i costi il salvamotore e portatarga regolabile.

Portatarga - MarmittaTappo OlioQuesto è il particolare del codino con il portatarga regolabile e la marmitta racing, il rombo e’ un po’ piu’ “aperto” rispetto alla marmitta originale e quando si apre il gas a paletta e’ un piacere

Questo e’ il particolare del tappo olio con asta per il livello, non ho montato il gancio e la corda per fermarlo perche’ mi sembrava veramente poco pratico dover tagliare il cordino tutte le volte che devo controllare il livello

Salva MotoreHo montato i salvamotore e proprio per questi che mi sono deciso a predere il kit, nelle ultime 2 domeniche ci ho piantato 2 scivolate, una con la ruota davanti e una con la ruota dietro, entrambe sono riuscito a recuperarle (non so’ in che modo si e’ riganciata quella con la ruota davanti sopra del ghiaietto in curva, ne sono uscito con un livido sul polpaccio e una stiramento alla spalla nel momento che la moto riagganciato l’asfalto e a momenti mi disarciona) ma adesso nel caso non ci sia niente da fare almeno il salvamotore salverà il salvabile. Comunque spero proprio di non doverli testare.

Adesivo ForcelloneAdesivo SerbatoioEro molto indeciso se mettere gli adesivi perchè non mi finivano veramente, poi ho provato dicendo che al limite li toglievo e invece hanno dato un tocco veramente di classe, soprattutto quelli sul forcellone che erano destinati al codino; in questo modo ho recuperato la linea sul forcellone che onestamente l’unica parte che mi sembrava povera ero proprio quello

Giro in moto a Monchio

Il solito giretto in moto e siamo andati sopra Monchio, nelle foto c’e’ il Ponte di Lugagnano (m 679), alto ponte sul Cedra un tempo unica via per la Toscana, fatto erigere nel 1602 e restaurato nel 1801.

Poi c’e’ anche una scappata a Specchio dove abbiamo visto alla sommità dell’abitato singolare la Cappella Mortuaria settecentesca, che ha accolto fino al 1875 la sepolture gentilizie della popolazione. Poi ovviamente a fare il bagno nell’acqua ghiacciata sotto la cascata.

Giro ai 100 Laghi

Giro ai 100 Laghi
Siamo partiti il mattino in moto senza una meta precisa e ci siamo ritrovati sulla strada fino ad arrivare ai 100 Laghi, un posto stupendo. La giornata era incredibilmente serena e limpida; abbiaom lasciato a casa il caldo di ferragosto anche se comunque non e’ che c’era poi tanto fresco anche la’. Abbiamo fatto una bella passeggiata per i boschi dove abbiamo trovato un bel ruscello e alla fine siamo andati a mangiare al rifugio un bel piatto di tagliatelle ai funghi spettacolari.

Piramidi di Zone

Abbiamo fatto un giro in moto alle Piramidi di Zone nei pressi del Lago d’Iseo; sono formazioni erosive molto particolari, ricordano un po’ i canyon americani, anche se qui il fenomeno è su scala ridotta. I grossi massi sono stati portati dai ghiacciai in epoca remota e quando il ghiaccio si è ritirato ha lasciato sul terreno questi enormi blocchi di pietra. Le piogge hanno poi cominciato ad erodere il terreno intorno e a formare le piramidi. Si tratta di formazioni geologiche tuttora in fase d’evoluzione. Forse in un futuro non molto lontano le piramidi non esisteranno più.
C’e’ un sentiero guidato che porta tutt’intorno a queste piramidi naturali, ci si gira sopra e sotto passando per il bosco, ogni tanto ci sono anche tabelloni che spiegano in dettaglio la formazione.