Ieri è venuto un commerciale per cercare di vendere delle stampanti, si presenta puntuale, ci accomodiamo.
Mi seggo e lui parte a parlare a una velocità folle, annuisco ogni tanto cercando di capire quando riesce a respirare, ma niente suppongo che abbia imparato la respirazione circolare.
Dopo 10 minuti faccio fatica a connettere e a tenere il filo del discorso, anche perche’ quando parli di una stampante non è che ci puoi girare attorno più di tanto, ma lui ci riusciva.
Dopo 20 minuti ho perso definitivamente la direzione e penso se è il caso di offrirgli da bere qualcosa o attendere la sua morte per disidratazione.
Dopo 30 minuti non ha alcun segno di cedimento, io non ho minimamente idea di cosa stia parlando.
Dopo 40 minuti mi sembra che abbia accelerato ancora o forse sono io che stò perdendo il lume della ragione.
Dopo 50 minuti percepisco una polifonia, parla talmente veloce che a tratti sembrano due voci e non sò quale seguire quindi non ne seguo alcuna.
Dopo 60 minuti sono in preda a una crisi mistica, con la coda dell’occhio cerco l’orario e penso che non potrò resistere ancora per molto, ma lui resisterà perchè mi accorgo che non ha niente di umano, è un androide.
Dopo 70 minuti decido di giocare il tutto per tutto e dico “bene, è tutto chiaro, è stato veramente illuminante e la terrò in considerazione per acquisti futuri” , mi alzo e finalmente si interrompe, gli porgo la mano e l’accompagno all’uscita.
Sulla porta ridendo e scherzando riparte con questo suo mantra, lo taglio nuovamente e chiudo in fretta la porta.
La dura vita di un EDP.